1979

Autore: Giancarlo Iliprandi | Titolo: Paesaggi

Seconda numerazione
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Nella storia dell’arte troviamo citati paesaggi rupestri, paesaggi marini, paesaggi silvani. Raramente paesaggi grafici, anzi, ad onor del vero, paesaggi grafici mai.
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Ogni giorno si inventa la storia di una nuova serie di UFO. La scrivono mentre oggetti non identificati, perché assolutamente non identificabili, stanno sospesi nell’aria ad osservare. Veicoli azzurri nell’azzurro del cielo, accostamento di toni senza prevenzioni da pittore tonale.
Seconda numerazione
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Questo colore che si stende sino all’infinito è come un grandee deserto cangiante. Dentro, a chilometri e chilometri dal confine con la vegetazione perenne, si alzano come monoliti certe fortezze grigie di granito.
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Ecco, ancora più avanti nel deserto, dove nessuno si spinge, una costruzione piramidale. Un avamposto, un segnale, una tomba per Faraone, una grande A. Un omaggio al colore giallo, al sole, alla voglia di inondare di luce le fortezze.
Seconda numerazione
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Giallo, colore d’estate. Rosso, colore dell’autunno. Le quattro stagioni sono sin troppo facili da identificare con un codice. Rivoluzione d’ottobre. Tramonti estenuanti. Vino giovane da assaggiare. Un camino già acceso.
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A cosa può alludere la grafica se non a se stessa quando si fa lettera delle lettere. Stiamo completando il giro del mondo amor, love, liebe, amour, liuba, amore, attraverso paesaggi che Tovaglia avrebbe capito.