Bruno Munari

Si può dire che lo stile di Munari sia riconoscibile nella coerenza con la quale egli esegue i suoi lavori. Munari ha molte attività; dalla pittura alla scultura, dagli allestimenti alla grafica e al disegno industriale, dai plastici mobili alle fontane, dai libri per bambini ai giocattoli, in ognuna di queste forme è sempre presente una costante riconoscibile: la coerenza. Coerenza di mezzi, di tecniche, di materiali. Un libro per bambini è fatto proprio per la mentalità infantile, con parole e situazioni infantili, con mezzi grafici adatti in modo che il tutto ne risulti un oggetto preciso, ben definito, possibilmente non migliorabile nel senso che tutto è stato previsto, nei limiti, s’intende, delle possibilità. Una fontana (come quella famosa della Biennale veneziana di qualche anno fa) è ideata per i giochi d’acqua e non è, come accade di solito, una statua annaffiata. Un oggetto industriale è studiato in tutti i suoi aspetti: tecnico, economico, psicologico, funzionale.
(testo originale apparso in Serigrafia n.9 – aprile 58)

Prima numerazione
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Recentemente Munari ha fatto un interessante lavoro in serigrafia per il tipografo Lucini: il calendario 1958 di cui abbiamo parlato nel numero precedente. Questo calendario è risultato infatti un lavoro serigrafico il cui interesse sta proprio nella stampa serigrafica e non in una imitazione della tipografia.