Serigrafia 34

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La copertina vista dal grafico…
Data la mia particolare ed approfondita esperienza nel campo pubblicitario americano, posso senz’altro affermare che la serigrafia è uno fra i mezzi migliori nel campo delle realizzazioni pubblicitarie. Negli U.S.A. è largamente usata in ogni settore e – ad esecuzione tecnica perfetta – ha sempre dato risultati veramente sorprendenti.
La copertina di questo numero non era stata studiata per la serigrafia, ma la sua realizzazione con tale sistema, ha dato una dimostrazione più che eloquente della versatilità del sistema.
Ho notato che in Italia non si è ancora data la giusta importanza alla serigrafia, anzi, si avverte una certa diffidenza nei confronti di questo mezzo. A mio avviso è necessario che si aprano gli orizzonti alla serigrafia ed è tempo di superare il pessimismo “verdiano”: “Ciò ch’è buono non è nuovo e ciò ch’è nuovo non è buono…”. La serigrafia è un nuovo sistema di stampa ed è innegabilmente ottimo sotto ogni aspetto.
Eraldo Carugati

… vista dal serigrafo
E’ consuetudine oramai credere che una stampa in serigrafia possa essere realizzata solamente se nell’idearla l’artista ha tenuto presente che con questo sistema si sarebbe dovuta stampare. Con la copertina di questo numero ne diamo la sicura smentita.
Il soggetto era stato studiato unicamente per facilitare la stampa su carta da giornale, eliminando tutti i mezzi toni e le sfumature che in tali occasioni compromettono i risultati. Il lavoro è stato iniziato partendo da una fotografia opaca dell’originale. Il telaio è stato realizzato con il sistema meno costoso: quello diretto. Il risultato può parlare da solo.
Claudio Baldassarri
(testo originale apparso in Serigrafia n.34 – dicembre 63)
Serigrafia Eraldo Carugati 1962